Tratto da:La Mansarda n°30
La mansarda
Di Baio Editore
A cura degli architetti Giuseppe Maria Jonghi Lavarini e Valentina Sartori
PREZZO: EURO 8,00
Il fascino dell’eleganza
Una casa al maschile
Una mansarda giovane e elegante
Trasformare un sottotetto in mansarda
Ciò che caratterizza senza ombra di dubbio una mansarda è il tipico soffitto spiovente spesso con travi a vista, ad una o più falde a seconda della tipologia del tetto soprastante. Oltre all’indubbio fascino di abitare in un locale con queste caratteristiche, bisogna anche prendere in considerazione che soventemente si tratta di locali “recuperati”, sottotetti precedentemente utilizzati come solai che vengono ristrutturati ad uso abitativo. Ovviamente taluniambienti devono avere determinate caratteristiche per possedere i requisiti di abitabilità necessari a qualunque spazio residenziale, al fine di garantire sicurezza, igiene e salubrità. I requisiti affinché un sottotetto sia considerato abitabile variano da regione a regione ma sono tutti relativi all’altezza minima, media e alla superficie aeroilluminante da rispettare. In linea di massima possiamo dire che per la normativa italiana l’altezza media ponderale, calcolatadividendo il volume della porzione sottotetto di altezza maggiore e, comunque, non inferiore a 1,40 m per la superficie relativa, non deve essere inferiore a 2,40 m; è consentita inoltre l’apertura di finestre, lucernari, abbaini e terrazzi per assicurare l’osservanza dei requisiti di aeroilluminazione garantendo il benessere degli abitanti. Un altro dei principali problemi da non sottovalutare è quello “climatico”: le mansarde hanno un’ampia superficie disperdente, il tetto, oltre alle pareti perimetrali, e quindi tendono ad essere calde in estate e fredde in inverno. Per questo motivo occorre pensare ad un buon isolamento e all’utilizzo di serramenti idonei in grado di diminuire la dispersione termica e nello stesso tempo consentire un buon risparmio energetico.
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